venerdì 21 novembre 2008

28 novembre: incontro per il tesseramento


Anche a Binasco parte il tesseramento
Venerdì 28 novembre alle 21.00 ci troviamo presso la nostra sede di Piazza XXV Aprile per dare il via ufficiale al tesseramento del nostro Circolo. E' un appuntamento importante per tutti i Democratici. Non mancate.



E' passato poco più di un anno da quando tre milioni e mezzo di persone con il loro voto alle primarie hanno dato vita al Partito Democratico, il più importante soggetto politico riformista che la storia italiana abbia mai conosciuto. Un partito che, nonostante i non felici trascorsi dell'ultima frastagliata maggioranza di centrosinistra, ha ottenuto la fiducia ed il voto di un italiano su tre. Ma un partito non può definirsi tale se non consolida la propria base, se con meccanismi trasparenti e democratici non dà vita ad una propria struttura articolata su tutto il territorio. Altrimenti resta cartello elettorale, slogan e vuota sigla a servizio del leader di turno. Inizia dunque una nuova importante fase nella vita del PD: il tesseramento. E' il momento in cui un soggetto politico si consolida, in cui ci si può realmente contare e pesare. Certo sottoscrivere la tessera di un partito è un impegno, è una presa di posizione, netta e chiara. Ma in questa Italia governata da una destra arraffona che mostra oggi più che mai tutta la sua arroganza e la sua intolleranza non val forse la pena di prendere parte? E' necessario arginare questa maggioranza che nelle situazioni più difficili mostra la sua cronica incapacità di proporre soluzioni efficaci e credibili, scadendo in demagogia da quattro soldi o difendendo interessi di pochi.A tutela dei valori fondanti della nostra democrazia si impone una scelta di campo.Una tessera di partito rappresenta anche un impegno economico, di questi tempi non del tutto trascurabile. Resta però la forma più trasparente per finanziare l'indispensabile attività politica quotidiana (il PD nazionale annovera solo tre dipendenti). Sappiamo bene che il nostro principale competitore può contare su risorse enormi a supporto della propria azione politica. E' luogo comune affermare che vi è un diffuso disinteresse nei confronti della politica. Gli entusiasmi registrati anche in Italia per l'elezione di Obama, gli oltre due milioni in piazza con il PD, l'inedita "onda" fatta di studenti, genitori e insegnanti, mi fanno pensare esattamente il contrario. Semmai si registra una disaffezione verso una certa politica, stantia, fattasi casta. Per cambiare quella politca occorrono forze ed energia nuova . In questo primo anno di attività di base nel PD milanese ho incontrato giovani ed entusiasmo, volti nuovi e vecchi militanti, portatori di esperienze a volte lontane, ma unite nel PD. Perchè il Partito Democratico considera il pluralismo una ricchezza e sceglie il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise. Perchè anche a Binasco il PD sia una solida e significativa realtà c’è bisogno del supporto e del contributo di tutti i democratici.

Riccardo Benvegnù, portavoce del Circolo di Binasco

il Servizio Pubblico di Medicina Specialistica del Distretto Sanitario di Binasco non si tocca

Raggiunto un primo e incoraggiante Risultato,
contro il tentativo di smantellare il Servizio Pubblico di Medicina Specialistica del Distretto Sanitario di Binasco.
Il tentativo di smantellare il servizio pubblico di medicina specialistica del Distretto Sanitario di Binasco è stato respinto e le convinzioni e decisioni assunte da parte dei “soloni” della gestione e organizzazione sanitaria dell’ASL e dell’Ospedale di Melegnano hanno dovuto “battere la ritirata”.

Cari Cittadini, ciò è stato possibile grazie alla forte nostra Denuncia, la Vostra adesione e giusta protesta, l’unità delle forze di maggioranza e opposizione del Comune di Binasco e la forte convinzione e coesione dei Sindaci che compongono il nostro Distretto Sanitario.

Siamo convinti, però, che non sia sufficiente prendere atto della “retro marcia” attualmente fatta sull’argomento e perciò riteniamo e proponiamo che:

· Resti comunque valida la necessita che il Consiglio Comunale a Binasco, così come ci auguriamo facciano quelli dei Comuni facenti parte il Distretto Sanitario, formalizzi l’approvazione di un Ordine del Giorno nella quale venga espressa la contrarietà a riassetti organizzativi dei Servizi Sanitari Pubblici Territoriali che prevedano ridimensionamenti o cancellazioni.

· Ci sia bisogno di una vigilanza e di un presidio di monitoraggio continuo e costante sul risultato raggiunto onde evitare eventuali e ulteriori “colpi di mano”.

· Sia necessario adoperarsi in azioni che incoraggino e incentivino i Cittadini all’utilizzo dei Servizi Sanitari Pubblici presenti sul nostro territorio. Tali azioni e percorsi, se intelligentemente promossi e realizzati, possono costituire una solida base per rivendicare e ottenere un rafforzamento e una maggiore qualità dei servizi per il nostro Distretto Sanitario.

Il Circolo del Partito Democratico di Binasco congiuntamente al Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” RINGRAZIA tutti i Cittadini che hanno voluto condividere e sostenere questa giusta Denuncia pubblica e DICHIARANO che la propria Azione Politica e Istituzionale proseguirà con la dovuta attenzione verso e in difesa degli interessi generali della popolazione.

martedì 18 novembre 2008

La Sanità è un bene di tutti. O NO?

La sanità è malata in Italia? Serve una riforma? Con quali contenuti?
Cosa dice il libro verde del Governo? Quali ricadute, con i tagli di €7,5
miliardi previsti per il prossimo triennio? Quali i prossimi
cambiamenti per i cittadini? - E ancora …
Le liste di attesa, i posti letto in ospedale, l’assistenza ad anziani e disabili, la post degenza,
i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e il federalismo fiscale...
Quali scelte politiche vogliono i cittadini?
Facciamo il punto con

Piera Landoni - Resp. Welfare e Sanità PD
Ardemia Oriani - Consigliere Regionale PD
Presiede – Amedeo Iacovella
SABATO 22 NOVEMBRE - ORE 10.00
Presso Arci Bellezza - Via Bellezza 16/A
Tutti i cittadini sono invitati

venerdì 24 ottobre 2008

Sono giorni difficili...

Sono giorni difficili…storicamente, economicamente, politicamente.
Ma proprio ora stiamo assistendo a qualcosa di straordinario.
Sarebbe facile parlare della riforma della scuola…. Ma vorrei richiamare l’attenzione su altro.
I giovani. Gli atenei. Piazza Duomo a Milano e tante altre.
La voglia di riscatto di una generazione, anzi della Generazione dei Bamboccioni….non sono i centri sociali, non sono i no-global e neppure le ali estreme della sinistra…
Sono tutti noi, sono tutte le persone di buon senso e la prova provata che nessun Berlusconi con suoi programmi spazzatura o nessun fantoccio Gelmini potranno mai comprare i cervelli e la dignità delle persone. Vale la pena crederci perché la gente, i giovani hanno risorse eccezionali.
Vedere le lezioni pacifiche di tanti Atenei in piazza Duomo, vedere i cortei degli studenti pensosi e pensanti sul futuro, responsabilizzati: ecco forse alla riforma Gelmini un merito lo possiamo anche riconoscere.
Questa per me è la vera straordinarietà di questi giorni storici….non un nuovo sessantotto ma nuove energie.


Alessandra Archinti

Docente di Fisica a Milano

martedì 21 ottobre 2008

L'IPOTESI DI CALAMANDREI A PROPOSITO DEL VALORE DELLA SCUOLA PUBBLICA

L'attualità del discorso pronunciato da Piero Calamandrei, l'11 febbraio 1950, al III° congresso a difesa della Scuola Nazionale, ci fà comprendere l'utilità e la giustezza delle riflessioni e della battaglia intrapresa contro ogni tentativo di smantellare, con le furbizie dell'oggi, la scuola pubblica.

Un passo di quel memorabile discorso:......Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta una ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perchè in fondo sono migliori si dice di quelle di stato.
E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: vel'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico........

Pubblicato nella rivista Suola democratica, 20 marzo 1950

In Questa scuola di oggi si pensa troppo, "il pensiero unico" del governo dominante fa fatica a fare breccia nelle "intelligenze ottuse" di studenti, bambini, genitori e insegnanti. Bisogna quindi inventarsi il cattivo funzionamento della scuola pubblica, gli insegnanti fannulloni, i bambini e gli studenti che non apprendono con l'attuale sistema organizzativo della scuola pubblica. E poi si spende troppo per avere conoscenze di solo libero pensiero.
E' la solita solfa che i signorini nostalgici, di tempi lontani, rispolverano utilizzando e usando la Gelmini di turno.
Vigiliamo, denunciamo, manifestiamo per la libertà nostra e quella dei nostri figli.

Pino Vella

lunedì 20 ottobre 2008

Assemblea sulla scuola a Lacchiarella

Il governo ha approvato una serie di nuovi provvedimenti che cambieranno il volto della scuola, anche a Lacchiarella

Per approfondire la conoscenza, discutere e riflettere insieme su quanto sta accadendo
Vi invitiamo a partecipare numerosi all’

ASSEMBLEA PUBBLICA
GIOVEDÌ 23 OTTOBRE ALLE 21.00,
SALA CONSILIARE ROCCA VISCONTEA, C.SO MATTEOTTI
intervengono:
prof. Francesco Cappelli, Vice Presidente C.I.D.I
Carlo Giuffrè, Segretario Regionale UIL
Vincenzo Moriello, Segretario Provinciale CGIL
Caterina Spina, esponente CGIL
Partecipano: il Dirigente Scolastico prof. C. Domina, il Vice Dirigente G. Arganese; il Sindaco Luigi Acerbi e la Giunta Comunale.
Un gruppo di insegnanti e genitori

venerdì 17 ottobre 2008

VOGLIONO SMANTELLARE LA SANITA’PUBBLICA DEL DISTRETTO SANITARIO DI BINASCO

“…Cari Cittadini Arrangiatevi…” E’ questa la filosofia, sulla politica gestionale territoriale della Sanità Pubblica, che sembra essere maturata nella Dirigenza Ospedaliera di Melegnano, a cui fa riferimento il Distretto di Binasco per la Medicina Specialistica.

I “Baroni” dello sfascio del Servizio Pubblico decidono, senza alcuna consultazione delle Comunità interessate e incuranti dei bisogni che le stesse esprimono, di sopprimere la presenza dei Medici Specialisti di Odontoiatria – Oculistica – Fisiatria – Dermatologia – Otorino laringoiatra. Nonostante siano solo 41 le ore settimanali di Medicina Specialistica a Binasco annualmente rispondono al bisogno di 4000 tra visite e prestazioni, prevalentemente per Cittadini ultra sessantacinquenni.

L’allarme lanciato nel 2007, dai Consiglieri di Minoranza “Unione per Binasco”, sul tentativo di svuotare di contenuto operativo la struttura sanitaria di Binasco si và concretizzando.
I Cittadini dei Comuni di Binasco – Casarile – Noviglio – Lacchiarella e Vernate dovranno, se si realizza tale scellerato e irresponsabile obbiettivo, raggiungere i poliambulatori a Opera, a Rozzano oppure allo stesso Ospedale di Melegnano.
Ma dietro a questa iniziativa c’è un ulteriore obiettivo, neppure tanto velato.
Si vuole man mano spostare la domanda e il bisogno verso la Sanità Privata mascherando tale scelta con l’accreditamento dei poliambulatori di medicina specialistica privata.

Far pagare il diritto alla cura e alla Salute e in aggiunta creare enormi disagi a chi più ne ha bisogno. Si pensi, per esempio, alle difficoltà di mobilità e spostamento, soprattutto di cittadini Anziani, considerata la quasi inesistente rete di collegamento a raggiera del pubblico trasporto.
Creare disuguaglianze di trattamento, per l’accesso alle prestazioni sanitarie, tra chi ha i mezzi economici per potersele garantire e chi questi mezzi non possiede.
Il Circolo del Partito Democratico di Binasco e il Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” nel dichiarare la propria contrarietà al tentativo di smantellare il Servizio Pubblico di Medicina Specialistica del Distetto Sanitario di Binasco, Chiede al Sindaco:
· di concertare con i Gruppi Consiliari di maggioranza e opposizione un Ordine del giorno, al fine di un pronunciamento ufficiale del Consiglio Comunale, CONTRO le scelte unilaterali maturate dalla Dirigenza Ospedaliera di Melegnano da inviare a tutte le Istituzioni e Organismi competenti;

· di promuovere incontri con le altre Amministrazioni Comunali che fanno capo al Distretto Sanitario di Binasco e con loro concordare le linee di contrasto più idonee per evitare l’attuazione delle predette scelte;

· di informare i Cittadini sulle novità che la gestione di tale problema presenterà.

A sostegno delle predette posizioni il Circolo del PD di Binasco e il Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” promuovono sul proprio territorio una raccolta di firme.

Binasco il 16/10/2008

lunedì 13 ottobre 2008

Incontro sulla scuola presso la sede PD di Binasco

Come da richiesta riportiamo una sintesi dell'incontro di lunedì 6 tenutosi presso la nostra sede di piazza xxv aprile.

L'incontro è stato molto partecipato, segno che la preoccupazione per questo colpo di mano sulla scuola a colpi di decreto e di misure nascoste nei provvedimenti più vari è palpabile. Ci siamo lasciati con un impegno a sensibilizzare il più possibile genitori e insegnanti sulla questione.
Faremo una raccolta di firme per richiedere un incontro pubblico alla dirigente della scuola primaria per verificare quali sono le intenzioni rispetto al mantenimento del nostro modello scolastico (tempo pieno "vero", di 40 ore, non di 30 come lo spaccia la Gelmini). La faremo circolare davanti a scuola nei prossimi giorni e in occasione delle votazioni per il rappresentante di classe del prossimo 21 ottobre.Anche la componente dei genitori del Consiglio di Circolo si attiverà in questo senso.Poi c'è lo sciopero del 30 ottobre...E segnalo anche l'iniziativa che sta girando in rete in questi giorni: si tratta di fare arrivare un numero cospicuo di richieste al presidente Napolitano perchè NON CONTROFIRMI IL DECRETO GELMINI. Basta andare sul sito del Quirinale (www.quirinale.it), cliccare la sezione "la posta" e lasciare un messaggio al presidente. Qui sotto copio anche alcuni messaggi significativi
LETTERA 1Signor Presidente,
sono una maestra giunta al suo ventottesimo anno d'insegnamento, ho sempre portato avanti il mio lavoro pensando la Scuola Pubblica come il luogo in cui i bambini si sentono sereni, crescono dando il meglio di sè e hanno la possibilità di diventare persone consapevoli e in grado di fare le loro scelte nel rispetto delle diversità, delle individualità, della democrazia e della libertà.
La scuola che ci vuole imporre il Decreto Gelmini, senza aver permesso un dibattito, un confronto e soprattutto senza aver ascoltato cosa ne pensano gli insegnanti, sarà solo un posto dove i bambini potranno bere dal "vecchio imbuto" una serie di nozioni, non potranno più essere parte attiva dell'apprendimento e della loro formazione, saranno solo dei contenitori!!!
Non voglio essere l'insegnante "unica", voglio continuare a lavorare in team con i miei colleghi e continuare a confrontarmi con loro.
Con questo Decreto spariranno le ore di compresenza, non sarà più possibile organizzare attività a piccoli gruppi per potenziare le abilità, recuperare i bambini in difficoltà e integrare gli alunni diversamente abili e gli stranieri, non si potranno più effettuare attività di laboratorio e uscite didattiche.
Come potrò insegnare in modo "decoroso" tutte le materie e solo in 24 ore settimanali?
Si impone anche il ritorno dei voti in decimi per la valutazione degli alunni, questo significa ritornare ad una Scuola in cui l'insegnante inevitabilmente diviene giudice che misura, esclude e può condannare.
Inoltre, Signor Presidente con questo Decreto più di 130000 persone, in pochi anni perderanno il posto di lavoro!!!
Risparmiare sulla Scuola Pubblica significa scegliere l'ignoranza per i futuri cittadini italiani, significa rinunciare allo sviluppo dell'intelligenza e alla capacità di effettuare libere scelte!!!

La prego, Signor Presidente di aiutarci ad evitare la distruzione della nostra "Scuola"!

La prego di intervenire in difesa della Scuola Pubblica con ogni mezzo a Sua disposizione! 

Non permetta a questo Decreto di farci tornare indietro di 40 anni!

Non è questa la Scuola che meritano i nostri bambini e le nostre bambine!

Fiduciosa della Sua attenzione, Le invio cordiali saluti.
LETTERA 2Egregio Presidente,insegno nella Scuola Elementare Statale dal 1974, ed ho speso lemigliori energie della mia vita all'attuazione del giuramento sul testocostituzionale - ed in particolare dell'articolo 3 - che allora scandival'immissione in ruolo degli insegnanti.Compatibilmente con i miei doveri di insegnante e di madre, ho cercatodi seguire in questi giorni le trasmissioni in diretta dalla Camera perla conversione in legge del decreto in oggetto, e sono veramentesgomenta di fronte alla distruzione della scuola pubblica, progettatacon tanta arroganza ed in dispregio dei valori più alti su cui si fondala nostra società.Non temo di affrontare una nuova organizzazione del lavoro - ho vissutogià tanti cambiamenti negli anni trascorsi in mezzo agli alunni, maquesta è la prima volta che affronto il nuovo non con entusiasmo ma conprofonda amarezza.Sono davvero dispiaciuta per le nuove generazioni di bambini cheverranno a noi affidati - quale scuola potremo dare loro, proponendo unmodello che ci appariva già superato trent'anni fa?La scongiuro, insieme a migliaia di colleghi, genitori e cittadinidemocratici, di farsi interprete del nostro dissenso non firmando laconversione in legge del decreto in quanto profondamente anticostituzionale.Confidando nella sua attenzione,
LETTERA 3Caro Presidente,

a tutela del futuro dei nostri bambini e delle nostre bambine,

non permettere che la Scuola Pubblica Italiana venga distrutta senza che ci
sia una discussione profonda nelle Camere che ci rappresentano.

Tutti i mezzi di informazione, quelli pubblici inclusi, durante questo mese
hanno dato scarsa visibilità alle migliaia di proteste che si sono diffuse
in tutta Italia. E' stata data invece molta rilevanza agli interventi in
difesa di questo decreto vergognoso.

L'urgenza dell'approvazione è stata motivata con le più bugiarde tra le
affermazioni.

Ridurre il tempo-scuola porterà ad una ulteriore classificazione dei
bambini, divisi per reddito familiare, in una società nuova che niente ha a
che vedere con l'Italia di 40 anni fa.

A tutela dei diritti di tutti noi,

per favore NON FIRMARE il D.L.137 (Decreto Gelmini)

Grazie,
LETTERA 4oggetto decreto legge taglia 8000 miliardi alla scuola

Illustre Signor Presidente,
mi rivolgo a Lei nel Suo ruolo di massimo tutore della democrazia in Italia. Le chiedo di non firmare il decreto legge erroneamente presentato dai media come "riforma" Gelmini. Il governo ha posto la fiducia per evitare non solo la discussione del Parlamento, ma perfino quella interna alla maggiornaza. Quindi il Suo ruolo è particolarmente prezioso e significativo per evitare che un testo non discusso, fortemente avversato con migliaia di ragioni da insegnanti e genitori e studenti, continui una corsa all'impazzata verso l'impoverimento e il caos della scuola pubbica.
Lei ha conosciuto direttamente il fascismo. Lei sa perfettamente che il fascismo fu ed è una cultura, una mentalità. E' esattamente la mentalità espressa da un governo che sembra uno schiacciasassi e mira ad affidare l'educazione dei giovani alla TV, così che crescano bravi consumatori, acritici, un po' analfabeti, monolingui, disaffezionati alla lettura e alla cultura, incapaci di stare in situazioni ad alta complessità, tolleranti alla violenza, incapaci di riconoscere il fascismo neanche quando ce l'hanno sopra la testa. 
Lei ha il potere di mettere un freno a questa deriva. La prego quindi di usare tutti i suoi poteri in difesa della scuola pubblica.
Fiduciosa in un suo significativo intervento, Le invio i più cordiali saluti

lunedì 6 ottobre 2008

Veltroni a Milano

Per la difesa dei redditi di chi lavora e produce
SALARI, STIPENDI, PENSIONI,
crescita economica:
COSI NON VA!
Lunedì 13 Ottobre, ore 21.00
Teatro Carcano – Milano
(MM3 Crocetta)
con
Walter VELTRONI

martedì 30 settembre 2008

Salva la Scuola!

In un momento difficile per il Paese, in cui la destra cavalca i sentimenti di paura e smarrimento, il governo non propone un progetto organico di riforma della scuola ma applica una mera politica dei tagli, dimenticandone la funzione sociale. Mentre sul sistema formativo si valuta la qualità di un Paese moderno

I Democratici di Binasco presenzieranno venerdì e sabato davanti alle scuole ed in centro per informare la cittadinanza circa i gravi danni che il Ministro Gelmini sta arrecando al sistema scuola con una riforma fatta esclusivamente di tagli. Contro un chiaro disegno di squalifica della pubblica istruzione a favore del privato occorre mobilitarsi.

Lunedì 6 ottobre presso la nostra sede di piazza XXV Aprile alle ore 21.00 parleremo di Scuola e cercheremo di comprendere insieme la vera essenza della "Manovra Tremonti - Gelmini" e le sue pratiche conseguenze.
Ovviamente contiamo su una partecipazione numerosa
.

martedì 23 settembre 2008

SALVA L’ITALIA, CAMBIA LA SCUOLA

MERITO, VALUTAZIONE, AUTONOMIA
LA MINISTRA MARIA STELLA GELMINI HA ESORDITO CON TRE PAROLE D’ORDINE: MERITO, VALUTAZIONE, AUTO
NOMIA E HA FINITO COL PROPORRE LA MAESTRINA DALLA PENNA ROSSA, IL VOTO IN CONDOTTA E IL GREMBIULINO.
LA SCUOLA DEVE CAMBIARE, MA SERIAMENTE!
I MINISTRI GELMINI E TREMONTI VOGLIONO RIPORTARE LA SCUOLA ITALIANA INDIETRO DI 50 ANNI E, SOLO PER RISPARMIARE, SMANTELLANO UN MODELLO PEDAGOGICO CHE HA PERMESSO DI APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DISCIPLINARI E HA RESO LA SCUOLA ELEMENTARE UNA COMUNITÀ EDUCANTE COLLOCATA AI PRIMI POSTI DALLE CLASSIFICHE INTERNAZIONALI.
LA SCUOLA DEVE CAMBIARE, MA NON PER FARE CASSA!
IL GOVERNO BERLUSCONI PROPONE DI TORNARE ALLA SEPARAZIONE TRA SCUOLA DEL MATTINO PER TUTTI E DOPOSCUOLA PER CHI NE HA BISOGNO, ASSEGNANDO ALLA SCUOLA SOLO UNA FUNZIONE DI SERVIZIO SOCIALE, DEPOTENZIANDONE IL RUOLO EDUCATIVO. IL MODELLO ORGANIZZATIVO E PEDAGOGICO ATTUALE HA AMPLIATO L’OFFERTA FORMATIVA E GARANTITO L’INTEGRAZIONE DI TUTTI I BAMBINI
LA SCUOLA DEVE CAMBIARE, MA SENZA PENALIZZARE LO STUDENTE!
IL PARTITO DEMOCRATICO RICONOSCE LA NECESSITÀ DI RAZIONALIZZARE LA SPESA ED ELIMINARE GLI SPRECHI, MA NON ACCETTA IL TAGLIO INDISCRIMINATO DELLE RISORSE ASSEGNATE ALLA SCUOLA.
IL PARTITO DEMOCRATICO È AL FIANCO DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI CITTADINI CHE VOGLIONO CONTRASTARE QUESTO DISEGNO E SI OPPORRÀ AL DECRETO GELMINI IN PARLAMENTO E NEL PAESE.
VENERDÌ 26 SETTEMBRE 2008
GIORNATA DI MOBILITAZIONE DAVANTI ALLE SCUOLE DI MILANO E PROVINCIA
PER CAMBIARE LA SCUOLA. VERAMENTE.

martedì 9 settembre 2008

Scuola: ritorno al passato

Dopo le dichiarazioni estive e i provvedimenti di facciata, come il ritorno al grembiule e
al voto in condotta, i Ministri Gelmini e Tremonti hanno confezionato pesanti sorprese
per le famiglie e gli insegnanti che tornano in classe in questi giorni.
Con un decreto lampo e senza il minimo confronto si cancella, con un colpo di penna,
un modello di qualità del sistema scolastico italiano come è la scuola elementare e si
introducono: i voti in decimi, l’orario di 24 ore, il maestro unico.
Questo provvedimento mette a rischio la scuola che insegna a tutti integrando i più deboli
e, riducendo il numero degli insegnanti, snatura il tempo pieno, tradizione per molte
scuole lombarde.
A queste scelte si accompagna l’effetto del decreto che fissa in 7 miliardi e 800 milioni
il risparmio della pubblica istruzione per i prossimi quattro anni: per rispettare questi
conti economici saranno accorpate le scuole con meno di 500/600 alunni e verrà ridotto
pesantemente il numero degli insegnanti, a partire da coloro che si occupano del sostegno
e dell’integrazione dei bambini stranieri.
In Lombardia le scuole con queste caratteristiche sono 232 (il dato più alto per tutto il
nord e centro Italia); i piccoli comuni, quelli di montagna, dovranno dire addio ai loro
presidi formativi e tutti i municipi, anche i più grandi, dovranno farsi carico di costi aggiuntivi
per i trasporti, al fine di garantire il diritto allo studio per tutti.
Non è questa la scuola che vogliamo, non è possibile tagliare sul futuro delle giovani generazioni.
Pensiamo sia possibile coniugare il contenimento della spesa pubblica, il rigore, il riconoscimento
del merito, il sostegno e la valorizzazione della professionalità degli insegnanti.
Consegnare dignità alla scuola vuol dire impegnare risorse senza sperperare, scommettendo
sull’unico investimento possibile per la nostra Regione e per il Paese: la scuola
prima di tutto.

domenica 3 agosto 2008

Ezio Casati eletto segretario provinciale


Così le elezioni del segretario provinciale milanese:

Votanti 8.328

CASATI: 5.941
ANTONIAZZI: 2.053
schede bianche: 272
schede nulle: 62

domenica 29 giugno 2008

La Giunta Castoldi tergiversa sulla Casa dell'acqua.


Nel Consiglio Comunale del 13 Febbraio 2008 il Gruppo Consiliare di Minoranza “Unione per Binasco” ha presentato una interrogazione finalizzata alla promozione, sul nostro territorio comunale, di azioni positive, in funzione educativa, per la valorizzazione della risorsa acqua.
…..”Coerentemente alla battaglia condotta da molti Comuni, da Associazioni, forze sociali e politiche, affinché l'acqua resti un bene comune e pubblico occorre che le iniziative di sensibilizzazione al consumo etico e consapevole, continuino e si moltiplichino a cominciare dalle azioni concrete che si riusciranno a realizzare. Ciò anche nella consapevolezza che l'Italia è la nazione con il più alto consumo di acque imbottigliate pro capite. A parte la spesa non indifferente che questo comporta per i cittadini, non è da sottovalutare la mole di bottiglie di plastica che giornalmente vanno nei rifiuti. Molte vengono riciclate, ma molte forse la maggior parte, finiscono in discarica o negli inceneritori”…….
Da queste considerazioni nasce il progetto “La Casa dell’Acqua”: la semplice idea di sfruttare le risorse idriche rendendole accessibili a tutti, creando dei punti di distribuzione controllata e gratuita.
Il progetto è promosso dalla T.A.S.M. SpA ed è stato concretizzato in molti Comuni del Sud Milano con la realizzazione di un locale chiuso che contiene le apparecchiature produttive e un chiosco esterno aperto al pubblico dotato di tre erogatori per la distribuzione dell'acqua (naturale, frizzante, refrigerata e a temperatura ambiente).
Tra i vantaggi già verificati ci sono:
La riduzione dei costi per le famiglie. Evidente se consideriamo che un litro di acqua che esce dal rubinetto costa 0,12 centesimi, mentre un litro di acqua imbottigliata può costare fino a 78 centesimi, oltre 500 volte di più. Ogni famiglia che consuma l’acqua in bottiglia sostiene una spesa annua media vicina ai 300 euro. Pensare di poter portare a "0" tale uscita sarebbe certamente una misura concreta a sostegno dei bilanci famigliari.
Il recupero di luoghi ambientali e per l’aggregazione (e infatti le Case dell'acqua sono luoghi aperti, ospitali, con panchine per sostare)
Il crollo dei consumi dell'acqua in bottiglie di plastica (con un vantaggio evidente per le politiche contro l'inquinamento).
La Giunta Castoldi ha dichiarato un generico interesse per questa iniziativa, ma ha di fatto respinto la proposta alla luce di una ipotesi di spesa di gestione di soli 8.000 Euro annui, giudicati eccessivi per le finanze comunali.
l Circolo del Partito Democratico di Binasco congiuntamente al Gruppo Consiliare “Unione per Binasco" considerano invece tale decisione lesiva degli interessi generali della comunità (300 eur di risparmio annuo a famiglia) ed in contrasto con una politica di rispetto ambientale e risparmio delle risorse naturali che dovrebbe caratterizzare ogni buona amministrazione. Ritengono che l’esiguo costo di gestione (i costi di realizzazione non sarebbero a carico del Comune) non possa essere il motivo che impedisce questo importantissimo progetto, offrendo alla comunità di Binasco una eccezionale opportunità educativa, di impegno ambientale ed anche di risparmio economico per le famiglie.

Quale sarà il futuro di Binasco?

Un importante appuntamento attende il nostro Comune nei prossimi mesi. Così come previsto dalla legge Regionale, entro il mese di marzo 2009 dovrà essere approvato il nuovo PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, lo strumento urbanistico che ha sostituito il vecchio PIANO REGOLATORE.

Il Pgt servirà a delineare le linee di sviluppo del nostro Comune, non soltanto in termini di nuovi insediamenti edilizi, ma anche di possibile sviluppo economico, sociale e culturale. Si dovrà discutere di nuove case ma anche e soprattutto di nuovi servizi, nuove opportunità, nuovi "stili" di crescita.

A differenza del vecchio Piano regolatore il Pgt si fonda infatti su due fondamentali criteri:
- La partecipazione dei cittadini al processo decisionale
- L'utilizzo dei principi di sostenibilità come base fondante dello sviluppo del territorio.

I cittadini dovrebbero dunque avere la possibilità di esprimersi (anche attraverso assemblee pubbliche, o riunioni di quartiere) sul futuro previsto per il nostro Comune e anche proporre le proprie idee e suggerimenti su grandi e piccoli temi (dalla realizzazione di un parco giochi al nuovo assetto della viabilità).

Il Pgt dovrebbe poi soprattutto prevedere iniziative e servizi per una crescita più sostenibile, dalle misure per il contenimento dei consumi energetici (per esempio l'installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici) alla riduzione dell'inquinamento (con politiche per favorire gli spostamenti a piedi o in bicicletta), all'aumento della raccolta differenziata.

Il Comune di Binasco ha avviato la procedura per elaborare il Pgt, ma senza compiere il primo, fondamentale passo:
IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI AL PROCESSO DECISIONALE

Comuni come Zibido o Noviglio hanno già realizzato iniziative di presentazione e di coinvolgimento di gruppi di cittadini e associazioni, per arrivare a un documento il più possibile partecipato e soprattutto DAVVERO VICINO ALLE ESIGENZE DELLA GENTE.

Per questo il Partito Democratico e il gruppo Consiliare dell'Unione per Binasco chiedono all'Amministrazione di aprire al più presto la discussione sul Pgt e sul futuro del nostro Comune, attraverso tavoli di lavoro con i cittadini e le associazioni.

IL FUTURO DI BINASCO E' IL FUTURO DEI SUOI CITTADINI, CHE DEVONO ESSERE CHIAMATI A PARTECIPARE ALLE GRANDI SCELTE URBANISTICHE E DI SERVIZI.

Il P.R.G. va in soffitta e viene sostituito da un nuovo strumento: il P.G.T.

giovedì 26 giugno 2008

Appuntamento domenica mattina davanti al Centro Civico

Domenica 29 giugno i Democratici di Binasco saranno presenti in mattinata con un proprio banchetto davanti al Centro Civico per sensibilizzare ed informare la cittadinanza sul Piano di Governo del Territorio, PGT, e sulla proposta di avere anche a Binasco una Casa dell'Acqua.

lunedì 23 giugno 2008

Prossimi appuntamenti

AUTONOMIA E TERRITORIO
in vista dell’approvazione dello statuto regionale del PD Lombardia
Giovedì 26 giugno , ore 17, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale Lombardia di Via F. Filzi, 29 in Milano
Ne discutono:
Vittorio ANGIOLINI
Maria Agostina CABIDDU
Guido MARTINOTTI
Luciano FASANO
Riccardo SARFATTI

LA SICUREZZA NELLA CITTA’ INFINITA
Venerdì 27 giugno 2008, dalle 17 alle 21, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale Lombardia di Via F. Filzi 29 in Milano
Programma
Introduzione di Giovanni BIANCHI, Coordinatore Provinciale PD Milano
Relatori:
Roberto CORNELLI, Sindaco di Cormano e criminologo
don Virginio COLMEGNA, Presidente della Casa della Carità
Prof. Valerio ONIDA, Presidente emerito della Corte Costituzionale
Filippo PENATI, Presidente della Provincia di Milano
Intervengono:
Stefano TOSI, Consigliere PD Regione Lombardia, Arianna CAVICCHIOLI, Capogruppo PD Provincia di Milano, Pierfrancesco MAJORINO, Capogruppo PD Comune Milano, Patrizia TOIA e Antonio PANZERI, Deputati al Parlamento europeo, Maurizio MARTINA, Segretario Regionale PD Lombardia.
Saranno presenti i Senatori della Lombardia e i Deputati della Circoscrizione 1
Per informazioni: Partito Democratico Provincia di Milano, Piazza Luigi di Savoia 22 - 20124 Milano - Tel 02/66710296, Fax 02/66711445 -http://www.pdmilano.org
Cordiali saluti,
PD Lombardia - Uff. Organizzativo

giovedì 19 giugno 2008

Presidio contro il "decreto salva premier"

Care Democratiche, cari Democratici,

Il Coordinamento Provinciale del PD di Milano vi informa che si terrà un

PRESIDIO davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, Corso di Porta Vittoria lunedì 23 giugno dalle ore 18.00 alle ore 20.00
contro il "DECRETO SALVA PREMIER".

Vi aspettiamo numerosi, a presto!


Coordinamento Provinciale PD Milano
La segreteria

sabato 14 giugno 2008

Sistema Salute in Lombardia: occorre rivedere le regole di governo

I casi Santa Rita, San Carlo, San Donato, San Siro, Sant’Ambrogio, Galeazzi,sono un evidente indice che il sistema salute lombardo richiede, non solo una terapia d’urto, ma piuttosto necessita di un intero ciclo di cure che preveda l’asportazione del male, la terapia medica, la riabilitazione e la modifica dello stile di vita per evitare le ricadute.

Il sistema, caratterizzato da un’aziendalizzazione spinta che, nel separare la prestazione delle cure dalla gestione della spesa per le stesse e stabilendo criteri di accreditamento che possano indurre i medici a perseguire il profitto attraverso l’approvvigionamento dei pazienti e la pratica di interventi meglio remunerati, ha generato alcune evidenti distorsioni delle quali il caso Santa Rita è solo un drammatico esempio

I lombardi -a fronte di un ticket fra i più elevati d’Italia, di un’onerosa addizionale IRPEF, di liste d’attesa eludibili il più delle volte con il ricorso a prestazioni private, di difficili percorsi ad ostacoli nella giungla delle offerte sanitarie (e in sanità scegliere la clinica sbagliata può essere fatale)- devono fare i conti con un sistema che probabilmente è sfuggito di mano proprio a coloro che lo avevano ideato.

La salute non può seguire le comuni regole di mercato:
Il malato non è messo in condizioni di scegliere liberamente e rischia, se non riceve le informazioni adeguate e oneste in merito al livello di professionalità e di appropriatezza della struttura che lo deve curare
Il malato non è messo in condizioni di scegliere liberamente e rischia, se le strutture sanitarie hanno un tetto di spesa oltre il quale non possono andare e quando il tetto viene raggiunto (a settembre, ottobre), da quel momento le cure vengono ridimensionate o rinviate all’anno successivo
Il malato non è messo in condizioni di scegliere liberamente e rischia, se all’ospedale (che deve competere sul mercato) l’asportazione di un organo rende più di un semplice intervento di riparazione
Il malato non è messo in condizioni di scegliere liberamente e rischia, se nella struttura in cui viene operato manca la terapia intensiva e, in caso di emergenza, deve essere trasportato in un altro ospedale

Come intervenire per correggere le distorsioni? I fatti di cronaca e le inchieste giudiziarie di questi giorni ci dicono che un rigoroso sistema di controlli è necessario ma non sufficiente a garantire l’incolumità dei cittadini. Nel nostro Paese non mancano certo normative per i controlli, ma l’esperienza ci insegna che, se il sistema presenta un rischio “genetico” (ci si scusi la metafora) è con l’ingegneria genetica che si deve intervenire in modo da abbassare sempre più la soglia del rischio. Tradotto in linguaggio comune: le regole che sottostanno al sistema devono prevenire una gestione truffaldina della sanità.

Il risultato economico non può essere conseguito a discapito dell’appropriatezza e della qualità della cura, ma soprattutto non possono essere economicamente premianti il malaffare, la spregiudicatezza e l’opportunismo.
Il sistema non deve spingere ad eseguire alcune prestazioni (es. interventi chirurgici per tumori maligni, ricoveri riabilitativi per pazienti in coma) perché remunerate al di fuori del budget e quindi considerate “attraenti” dalle strutture sanitarie per la motivazione economica ed in subordine per la salute del paziente e per il coinvolgimento della famiglia.

Sicuramente non tutto è da cambiare in un sistema che presenta anche indubitabili eccellenze, tuttavia si rende urgente e non più procrastinabile rivedere profondamente le regole che sottostanno al sistema stesso in modo da garantire efficienza efficacia qualità e appropriatezza delle cure, garantire i diritti dei cittadini, la libertà di una scelta informata, promuovere la “clinical governance” anche come riequilibrio del potere monocratico dei direttori generali, conferire un ruolo attivo agli enti locali quale strumento efficace di controllo sociale.

Poiché tali e tanti obiettivi possono essere conseguibili solo attraverso una collaborazione istituzionale sulle regole, suggeriamo fin d’ora i livelli politici istituzionali affinché venga istiuita una Commissione regionale tecnico-istituzionale per ridefinire le regole di sistema del Servizio Sanitario Regionale, con particolare riferimento ai criteri di finanziamento della strutture accreditate.

Milano, 11 giugno 2008


Piera Landoni (responsabile provinciale Salute e Welfare PD)

Chiara Porro de’ Somenzi (coordinatrice Forum Salute e Welfare PD)

giovedì 29 maggio 2008

Avvio del procedimento per la redazione del PGT

Riportiamo dal sito del Comune di Binasco:

Avvio del procedimento per la redazione del
Piano di Governo del Territorio (P.G.T.)
Ai sensi degli articoli 13, comma 2 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. e vista la Deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 12.03.2008 con la quale si avviava il procedimento di redazione del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.);
SI RENDE NOTO
l’avvio del procedimento relativo alla redazione degli atti del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), così come definito dagli artt. 7, 8, 9, 10 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i..
Chiunque abbia interesse, anche a tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte.
Le istanze dovranno essere redatte in carta semplice e presentate all’ufficio protocollo presso la sede municipale di via Matteotti c/o Castello Visconteo entro le ore 12.30 del giorno 16 giugno 2008.
Le istanze che perverranno oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Il presente avviso viene pubblicato, oltre che all’Albo Pretorio Comunale, anche sul sito Internet Comunale www.comune.binasco.mi.it e sul quotidiano “La Provincia Pavese”.
Per informazioni e chiarimenti, si prega di contattare il Settore Tecnico Manutentivo – Servizio Urbanistica ed edilizia privata – ufficiotecnico@comune.binasco.mi.it

Considerata l'importanza del PGT riteniamo che si dovesse dare maggior visibilità all'avviso soprariportato. Il Coordinamento del PD ed al suo interno, nello specifico, i consiglieri comunali Fabbri e Vella sono disponibili a raccogliere proposte, suggerimenti, idee ed interrogativi, tenendo ben presente che la scadenza del 16 giugno, termine ultimo per la presentazione delle istanze è ormai ravvicinata

giovedì 15 maggio 2008

Più case, più abitanti, più problemi? Dibattito pubblico

Iniziativa promossa dal Gruppo Consiliare "Unione per Binasco"
Venerdì 16 maggio alle 21.00 - Centro Civico, Castello Visconteo


Illustrazione dei contenuti ed osservazioni sul Piano Integrato di Intervento, presentato dalla Maggioranza Amministrativa, che prevede insediamenti edilizi, sul nostro territorio, per circa 700 nuovi abitanti.

martedì 6 maggio 2008

Appuntamento per i Circoli del Collegio di Rozzano

Martedì 13 maggio alle 21.00 è convocato un incontro presso l'Aula Consiliare del Municipio, Piazza Foglia, 1 a Rozzano

- valutazione dei risultati dell'ultima tornata elettorale: considerazioni generali e riflessione specifica sui contesti locali
- proposte per una messa in rete dell'iniziativa politica dei Circoli locali in attesa della organizzazione del Partito Democratico nell'area metropolitana milanese


Ha garantito la sua presenza: Matteo Bianchi, responsabile provinciale dei Circoli del PD.

lunedì 5 maggio 2008

"Ora parliamo del Pd" di Giovanni Bianchi

Un’identità per il partito. Pensata per i figli, non per i genitori

Alemanno al Campidoglio è il colpo del knock out che ti manda al tappeto.
Mentre, per stare alla metafora pugilistica, le urne del 14 aprile rappresentano un pugno formidabile al bersaglio grosso.
Una situazione che comunque vede il Pd costituirsi durante una vivace campagna elettorale condotta magistralmente da Walter Veltroni e insediarsi come prima forza in alcune città del Nord. Per capire diventa indispensabile non disperdersi in troppe analisi e scegliere un punto di vista. È una vecchia lezione dell’operaismo italiano che può tornar utile.
Il punto di vista che inizialmente scelgo è quello di chi constata che il berlusconismo si è prima insediato nella società civile e ha poi lucrato consenso nelle urne e ipotecato le istituzioni. In una campagna elettorale che ha messo totalmente la sordina ai temi cosiddetti eticamente sensibili per concentrarsi sulle paure (i rom) e sugli interessi. Con un Cavaliere che non riempiva le piazze e mandava avanti sul territorio banchetti e gazebo della Lega.
Conseguendo quella che è stata correttamente definita una vittoria “strategica”, frutto cioè di un accorto posizionamento sul campo. Là dove non ha funzionato invece il raccordo tra il governo Prodi, che produceva finanziarie nel tempo breve e programmava agevolazioni nel tempo medio, e il partito di Veltroni naturalmente portato a esaltare la novità del vettore e la discontinuità dell’approccio.
È finita in pesante sconfitta per mancanza del tempo necessario a illustrare la novità, difendere i punti forti del governo e più ancora per radicare il partito. Tornare al territorio è diventato l’imperativo categorico.
Il modello additato è il comportamento di Bossi e dei suoi, elevato a paradigma da analisti acuti e insospettabili del calibro di Marco Revelli.
Sul punto specifico una osservazione soltanto: la Lega è sì “prossima” al territorio e presente tra la gente non soltanto nelle feste comandate, ma è anche partito da sempre identitario, un’identità che si sente minacciata da una globalizzazione dove la finanziarizzazione dell’economia e della vita quotidiana e il “mercatismo” messo alla berlina dall’ultimo libro di Tremonti disegnano uno scenario che chiede di essere affrontato con un supplemento di politica. Identità ritrovata della Nazione dunque, e quello stato che, pur avendo le radici nel Seicento europeo, resta sulla scena come lo strumento più disponibile a veicolare politica, soprattutto se comparato con gli altri vettori internazionali a disposizione. Una posizione che Lindon LaRouche e signora sostengono da quindici anni.
Il secondo punto di vista (e due sono sufficienti) lo scelgo prendendo in esame il risultato elettorale, e tutto politico, dell’Udc di Pierferdinando Casini. Credo infatti che esso riassuma, quasi uno scrigno, un nodo di osservazioni possibili. Ovviamente non è l’entità dei numeri percentuali, discreti o modesti, a interessare, ma la qualità che a essi viene attribuita. Se vi si legge un’evoluzione possibile o una sorta di residuo paretiano. La mia valutazione sta dalla parte di chi pensa trattarsi di un partito residuale, sorta di resto della Dc. Perché la Dc non torna: non si danno le condizioni interne e internazionali per una sua qualche metempsicosi. La spinta al bipartitismo affiorata nel bipolarismo italiano sottrae spazio a quel centro cui Casini avrebbe potuto realisticamente aspirare se avesse sostenuto l’ipotesi sottesa al governo non nato di Franco Marini. Con Marini a palazzo Chigi la riforma elettorale alla tedesca sarebbe entrata nel novero delle possibilità concrete, sostenuta anche dal buon senso di chi vedeva sensato cambiare le regole (il porcellum) prima di giocare la partita. Ma Casini, ignoro le ragioni di una incomprensibile latitanza, ha mancato quell’appuntamento strategico per il suo disegno politico. Infine l’Udc ha letteralmente sussunto la Rosa Bianca di Savino Pezzotta, cannibalizzando la figura più verace di una parte della tradizione cattolico democratca. È un caso? Bisogna riconoscere a Casini, oltre a una sperimentata capacità di manovra politica, una sicura coerenza anti-degasperiana, a partire dall’origine, ossia dalla rottura, compiuta insieme a Mastella e Ombretta Carulli, con il Ppi di Martinazzoli. Se per De Gasperi la Dc era, fin dall’intervista al Messaggero del 17 aprile 1948, «un partito di centro che cammina verso sinistra » (cammina, letteralmente, e non guarda, come vien talvolta tramandato), il centro di Casini ha sempre guardato a destra. L’origine conta.
E la coerenza sarà pure una virtù.
Questo per dire che il pluralismo delle diverse culture lascia aperto un tema non da poco nel Pd. Si può dare un partito senza identità? In che modo pluralismo delle origini e profilo identitario del partito possono convivere nel tempo? Quale “meticciato” è alla nostra portata? In quali luoghi disputare? Dirsi riformisti o riformatori è orizzonte sufficiente? Da quali temi una proposta riformatrice è chiamata a ripartire? Qui scava la talpa dei critici di Veltroni, non soltanto dal lato di chi ha fatto la sua scommessa epocale sul partito socialdemocratico.
Dietro le dichiarazioni rilasciate l’altro giorno al Corriere da Enrico Farinone si può leggere disagio, bisogno di rappresentanza, computo dei posti, ma si deve anche leggere un’istanza di identità, tutta da discutere, ma certamente da non rimuovere.
Personalmente vi leggo anche l’esaurimento di una costruzione per quote intese a salvaguardare storici filoni culturali. Qui Franco Marini fu inimitabile, ma le stagioni si chiudono e le discontinuità accadono, ancorché non richieste o cercate. Chiusa la stagione democristiana (non partito cattolico, ma di ispirazione cristiana) resta aperta per i credenti la questione di una politica di ispirazione cristiana. Ridurla a revival della questione democristiana non aiuta, a mio parere, a risolvere il problema.
A destra la questione è stata “espulsa” da Berlusconi con l’allontanamento di Casini.
A sinistra si è dissolta nei numeri e nei flussi (dal Pd all’Udc). La circostanza è tale da rischiare di ridurre il ruinismo politico, non poco sagace e non di rado fin qui vincente, comunque sempre in grado di ridare dignità alla parola politica altrimenti svilita nel gossip, a componente interna del centrodestra.
L’approccio veltroniano, in quello che con vezzo weberiano potremmo indicare come il politeismo delle culture politiche, è risultato avvolgente. Sorta di sublimazione erotica della politica del “ma anche” all’insegna (dice qualcuno) del “sono come tu mi vuoi”.
Radicare il partito sul territorio implica comunque il fare i conti con il tema spinoso dell’identità.
Che popolari e cattolico democratici appaiano infastiditi o addirittura allarmati dal riproporsi di una Cosa diessina con un nuovo numero significa che il tema non deve essere archiviato come retro con un’alzata di spalle. Con un’avvertenza: che l’identità da proporre e disputare non è quella cattolico democratica, ma quella del partito nuovo, teso a una sintesi inedita e possibile, adatta ai figli del Pd piuttosto che ai suoi genitori.
L’ispirazione cristiana resta nello spazio pubblico, non da sola. Se fossi buddista direi che una sorta di metempsicosi l’attende.
Siccome sono invece cattolico dirò che è chiamata a una nuova inculturazione. È un termine ricorrente nei testi del Concilio.
Chissà che non giovi a questa politica.

mercoledì 23 aprile 2008

XXV APRILE 2008


Care democratiche, cari democratici,
è importante che la manifestazione del 25 aprile organizzata dal Comitato antifascista veda una numerosa partecipazione dei Circoli del Partito Democratico.
Vi invito pertanto a confluire per le ore 14.45 in Piazza Oberdan, muniti di bandiere, striscioni e di altri segni di riconoscimento, di modo che la vostra presenza risulti ad un tempo visibile e significativa.
Vi ringrazio dell'attenzione.
A presto

Giovanni Bianchi

venerdì 4 aprile 2008

A Milano drink Wa(l)ter

Milano, 6 aprile – I giovani di Imagine Milano hanno organizzato un happening primaverile durante il quale alcuni attori si cimenteranno in una serie di performance teatrali simpatiche e divertenti prendendo le vesti di normali cittadini italiani alle prese dei problemi di tutti i giorni, dallo studente, al professionista, alla casalinga.. sarà l’occasione per vedere un’Italia bloccata che riparte grazie a Walter Veltroni!

Agli occasionali spettatori dei tanti quadri viventi sarà inoltre offerta la possibilità di fare canestro su un tabellone simpaticamente creato per centrare gli obiettivi del programma di Veltroni. Sarà l’occasione per tutti per divertirsi provando a vincere la bottiglietta d’acqua firmata PD.

“Drink Wa(l)ter, puliti dentro puliti fuori!”. Un sorso di nuovo per l’Italia che Imagine Milano vuole sostenere al fianco di Walter Veltroni alle prossime elezioni.


Parco Solari
Milano zona 6
Domenica 6 aprile 2008
dalle 15.00 alle 18.00

Qualche Idea per i più giovani


giovedì 3 aprile 2008

Concerti e aperitivo per i più giovani a Pieve Emanuele

Domenica 6 Aprile 2008 iniziativa dedicata ai giovani a Pieve Emanuele: concerti, aperitivo e due chiacchere con Alessia Mosca, giovane candidata alla Camera. Appuntamento in Piazza del Mercato dalle 16, di fronte al Comune.

mercoledì 2 aprile 2008

4/5 aprile 2008, Teatro Litta: LANCIAMO LA SFIDA DELLA CULTURA NELLA MILANO DELL'EXPO



La Milano dell'EXPO, la città che nei prossimi mesi e anni verrà segnata dalla costruzione dell'Esposizione del 2015 deve puntare di più e meglio sulla cultura, sul valore dell'arte, sulla funzione positiva in termini di crescita e coesione sociale delle intelligenze creative e delle energie pubbliche e private che si cimentano su questo settore. Per questo il Partito Democratico presente in Comune promuove due giorni di confronto, discussione, progettazione. L'iniziativa, in programma il 4 e 5 aprile presso gli spazi del Teatro Litta di corso Magenta 24, si offre come un'occasione vitale ed aperta per realizzare quel dibattito che in questi anni è assolutamente mancato su come puntare per il futuro del Paese e della città sulla produzione e la fruizione culturale. L'appuntamento - a cui parteciperanno rappresentanti politici nazionali del PD come Goffredo Bettini, esponenti del Governo Prodi come Dalla Chiesa e Luigi Vimercati, amministratori locali, imprenditori, artisti, intellettuali, esponenti delle diverse generazioni di creativi e "creatori" milanesi - dedicherà ovviamente alcuni spazi alla sfida dell'EXPO. Per questo, fuori programma, in apertura della giornata di venerdì 4 si svolgerà l'intervento dell'assessore Giovanni Terzi, nel nome di una collaborazione tra tutti i "sostenitori" dell'Esposizione che ci auguriamo non venga meno in futuro. Ed assume in questo quadro ulteriore rilievo il confronto serale del venerdì stesso cui prenderanno parte Filippo Penati, Stefano Boeri, Davide Rampello e numerosi altri operatori o osservatori della "trasformazione del territorio". L'evento in programma, inoltre, offrirà diverse "incursioni artistiche" tra cui quelle di Moni Ovadia, Boosta (Subsonica), Milvia Marigliano e di alcuni giovani talenti milanesi. In chiusura della due giorni una lettura scenica tratta da "A.N.N.A. Amore Non Ne Avremo" di Giuseppe Adduci darà spazio alle parole della memoria. Quelle che raccontano del sacrificio di Aldo Moro e Peppino Impastato.




Pierfrancesco Majorino.


Consigliere comunale del Partito Democratico

lunedì 31 marzo 2008

Domenica 6 aprile a Zibido San Giacomo

Anche a Zibido San Giacomo
Si può fare!!!

Il Circolo del Partito Democratico di Zibido San Giacomo
invita cittadine e cittadini

Domenica 6 aprile dalle 10.00 alle 1300
in Cascina Corte S.Pietro, Via XXV Aprile, S. Pietro Cusico

incontro con:

TIZIANO TREU candidato al Senato
già Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
nel primo Governo Prodi e poi D’Alema
VINICIO PELUFFO candidato alla Camera
dell’Esecutivo Nazionale del Partito Democratico

Un’occasione per conoscere da vicino il programma elettorale del Partito Democratico e approfondire gli obbiettivi specifici nel campo del lavoro,
della modernizzazione del Paese, dei diritti sociali.
Al termine, un breve rinfresco augurale per conoscerci meglio.
Vi aspettiamo!

Circolo del Partito Democratico di Zibido San Giacomo
un partito di persone

Domenica 6 aprile a Gaggiano


VIENI ANCHE TU
L’ITALIA NUOVA SI PUO’ FARE

Domenica 6 aprile 2008

sei invitato a fare quattro passi in Via Gozzadini lungo il Naviglio con
rinfresco e musica della SOUL BAND DI LUCA SIGNORINI
Dalle ore 14.00 potrai incontrare gli amici del Partito Democratico
per uno scambio di idee, per dirci la tua opinione sulle prossime elezioni
Interverranno anche :
il candidato onorevole Emilio Quartini
l’ assessore provinciale Bruna Brembilla
il Sindaco di GAGGIANO Franco Miracoli
Alle ore 19.00
tutti in Novella per un buffet DEMOCRATICO (€ 15,00)

3 aprile: Incontro con Umberto Veronesi


sabato 29 marzo 2008

Democratic Day: Domenica 30 marzo a Binasco e in tutta Italia


dalle ore 9.00 alle 12.00
Portici - Castello Visconteo
DIFFUSIONE MATERIALE ELETTORALE
alle ore 15.30
Piazza XXV Aprile 12
Inaugurazione della Sede PD del Circolo di Binasco ed incontro con il coordinamento
Rinfresco.....

mercoledì 19 marzo 2008

domenica 16 marzo 2008

17 e 18 marzo: Piero Fassino a Milano


lunedì 17

ore 15.00 Sesto San Giovanni, Teatrino di Villa Visconti d’Aragona, Via Dante 6
incontro con le cittadine e i cittadini
con Piero Fassino
Fiorenza Bassoli, candidata al Senato della Repubblica
Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto San Giovanni

ore 18.00 Abbiategrasso, Cooperativa Rinascita, via Novara 2
Piero Fassino incontra la delegazione di lavoratori della MIVAR
seguirà incontro con le cittadine e i cittadini


ore 21.00 Opera, Biblioteca Polifunzionale, via Gramsci 21
con Piero Fassino
Alessandro Ramazzotti, candidato alla Camera dei Deputati
Riccardo Borghi, candidato-sindaco
Arianna Censi, capolista elezioni comunali


martedì 18


ore 11.00 Bresso, Via Veneto ang. via Strada
inaugurazione della sede del comitato elettorale “Fortunato Zinni sindaco”
con Piero Fassino, Fortunato Zinni

martedì 11 marzo 2008

L'associazionismo oggi: quali risposte a nuove sofferenze

Incontro/Dibattito sul tema
L’associazionismo oggi: quali risposte a nuove sofferenze

Martedì 18 Marzo
ore 20.45
..
Sala Verde
Corsia dei Servi c.so Matteotti 14
Milano
.
L’invito è aperto a tutti
.
Intervengono
Maria Grazia Guida
Responsabile welfare Esecutivo nazionale PD
Milena Pieri
Vicepresidente GEA – Genitori Ancora
Grazia Villa
Presidente Associazione Rosa Bianca
Angelo Fasani
Presidente Anffas Milano Onlus - Ledha
Gianni Bottalico
Presidente ACLI Provincia di Milano
Giovanni Bianchi
Coordinatore Esecutivo provinciale milanese PD
.
Coordinerà l’incontro
Vittoria Cova
Coordinamento Esecutivo provinciale milanese PD

martedì 26 febbraio 2008

PD Metropolitano Milanese

Giovedì 28 febbraio alle ore 21,00 forum dei circoli milanesi, camera del lavoro - Milano

Difendiamo il territorio, proteggiamo i nostri parchi

DIFENDIAMO IL TERRITORIO - PROTEGGIAMO I NOSTRI PARCHI

Sabato 1 marzo, ore 10,00 a CASSINETTA DI LUGAGNANO, Sala Consigliare – p.za Negri

ASSEMBLEA DI MOBILITAZIONE degli amministratori locali, dei cittadini, dei comitati, delle associazioni ambientaliste, dei movimenti, dei partiti CONTRARI ALLA LEGGE
“AMMAZZAPARCHI”

VOGLIONO CANCELLARE I PARCHI

La Regione Lombardia ha un piano preciso Con l'emendamento dell'Assesore Boni alla legge 12, si ritenta l'eliminazionedei vincoli che finora hanno fatto da argine al saccheggio del territorio in alcune zone pregiate della Provincia di Milano (Parco Sud e Parco del Ticino in particolare) e della Regione Lombardia. La legge “Ammazza parchi”, se approvata, rimetterà in moto gravissimi e pericolosissimi processi di consumo del territorio e di speculazione edilizia. DICIAMO NO! per adesioni e informazionisalvaparchi@gmail.com

Incontro: Al Lavoro per un Lavoro

AL LAVORO PER UN LAVORO: PIU’ SICURO, PIU’ EFFICACE, PIU’ PAGATO

LUNEDI’ 3 MARZO 2008, Palazzo Pirelli - Sala Gaber, Piazza Duca D’Aosta - Milanoore 15.00 -
Apertura lavori Presiede: MAURIZIO MARTINA, Segretario regionale PD Lombardia Introduce: CARLO SPREAFICO, Presidente Commissione Progetto PD Lombardia Relatori: PIERANTONIO VARESI, Professore Ordinario di Diritto del lavoro Università Cattolica Piacenza, e ADALBERTO PERULLI, Professore Ordinario di Diritto del lavoro Università Ca’ Foscari VeneziaIntervengono: ALESSIA MOSCA, Responsabile lavoro PD nazionale, FRANCESCO LAFORGIA, Relatore Commissione Progetto PD LombardiaPartecipano: CESARE DAMIANO, Ministro del Lavoro e TIZIANO TREU, Presidente Commissione Senato Lavoro e Previdenza Sociale
Sono invitate ad intervenire le rappresentanze delle forze economiche e sociali della Lombardia, del mondo del lavoro, della cooperazione e del terzo settore.Il convegno vuole proseguire il lavoro avviato in Lombardia in autunno, in occasione della nascita del PD, sullo strategico tema del lavoro che vogliamo mettere tra quelli centrali della nostra azione soprattutto in una Regione dove: eccellenza, operosità, competitività, diritti e doveri sono un tratto distintivo della nostra società.

Forum Ambiente e Territorio

Modernizzare l’Italia significa scegliere come priorità le infrastrutture e la qualità ambientale.
Sabato 1 marzo 2008 - Ore 9.30-14.3, Presso l’Auditorium del Consiglio Regionale della Lombardia, Via L. Galvani 10, angolo Via F. Filzi, (Metro St. Centrale, Tram 9,
“Questa è la modernità che ci piace. Quella che unisce l’incremento del Pil alla qualità della vita e alla tutela della natura. La qualità è la nostra unicità. E’ la sola cosa che nessuno può clonare o delocalizzare” (Spello, discorso per l’Italia).
“….La priorità va data agli impianti per produrre energia pulita, … ai termovalorizzatori e agli altri impianti per il trattamento dei rifiuti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica. E al trasporto ferroviario….Per anni abbiamo incentivato la rottamazione delle auto, ora incentiviamo la rottamazione del petrolio. Produrre il 20% di energia con il sole e con il vento significa risparmiare miliardi di euro sulle importazioni di petrolio, migliorare l'efficienza energetica significa più competitività per le imprese e risparmio per le famiglie". (16 febbr., Costituente).
Come si realizzano queste sfide in Lombardia ? Introducono l’incontro Maria BERRINI (Esecutivo Regionale PD) e Giuseppe CIVATI (Gruppo consigliare PD Regione Lombardia) Propongono contributi progettuali sui singoli temi:Clima, Energia, Imprese: E. Ronchi (vicepresidente Comm.. Ambiente Senato); M. Galeotti (Fondazione ENI Enrico Mattei); A. Lorenzoni (Univ Bocconi); D. Bianchi (Com. Scientifico Symbola); M. Frey (Scuola Sup. StAnna.).Mobilità, Stili di vita, cittadini: M. Zambrini (Ambiente Italia Istituto di Ricerche); F. Zajczyk (Univ. Bicocca); L. Riccardi (Federazione Italiana Amici Bicicletta); D.Ballotta (past segretario FIT-CISL Lomb); A. Poggio (Fondazione Innova, Legambiente); A. Meroni e G. Ferri (Politecnico MI).Territorio, identità, governi locali: C. Treu (Politecnico MI); L. Carra (Italia Nostra Milano); A. Agostinelli (Parco Adda Nord); C.Pratesi (Fondo per l'Ambiente Italiano); E. Dioli (Cda Istituto Ricerca Aree AlpineRL); A. Lanzani (Politecnico MI).Al termine di ogni sezione tematica: commenti e integrazioni, da parte dei partecipantiConcludono: Maurizio MARTINA, Segretario PD Lombardia e Alessia MOSCA, Componente Esecutivo Nazionale PD)Hanno assicurato la loro partecipazione diversi candidati alle prossime elezioni.Partecipano i coordinatori e componenti della Commissione Progetto, della Direzione regionale PD, della Associazione Ecologisti Democratici del PD. I circoli sono invitati a intervenire nel dibattito. Tutti sono invitati ad iscriversi ai lavori del Forum, che continueranno on-line.MAGGIORI INFO scrivendo a maria.berrini@pdlombardia.itCordiali saluti, PD Lombardia - Uff. Organizzativo

Incontro: Obiettivo Salute


Obiettivo Salute
Le azioni e i percorsi
per realizzarlo
Costituzione Forum Salute provinciale PD Milano
martedì 4 marzo 2008
ore 20,45
CAM Ponte

ne parlano
Emanuela Baio Dossi
commissione Sanità Senato
Fiorenza Bassoli
commissione Sanità Senato
Giovanni Bianchi
coordinatore provinciale PD Milano
Maria Grazia Guida
responsabile welfare esecutivo nazionale PD
coordina
Piera Landoni
responsabile salute e welfare esecutivo provinciale PD Milano
partecipano
Marilena Adamo, Alberto Aronica, Mario Barbaro,
Santo Bolognesi, Vittorio Carreri, Ezio Casati,
Arianna Censi, Fulvia Colombini, Paolo Danuvola,
Maria Grazia Fabrizio, Giovanni Fattore, Daniela
Gasparini, Gianni Giorni, Maria Rita Gismondo,
Paolo Granelli, Francesco Longo, Giovanni Mele,
Giovanna Menicatti, Claudio Minoia, Roberto
Modugno, Giovanni Muttillo, Ardemia Oriani, Bruno
Piccoli, Chiara Porro De’ Somenzi, Massimiliano
Sabatino, Giuseppe Saronni, Sergio Silvotti, Fabrizio
Tagliabue, Sara Valmaggi, Sergio Veneziani
Obiettivo Salute
Le azioni e i percorsi
per realizzarlo
Costituzione Forum Salute provinciale PD Milano
martedì 4 marzo 2008
ore 20,45
CAM Ponte delle Gabelle
Via S. Marco, 45 - Milano

La moratoria sull'aborto e il PD

Nella nostra bacheca il comunicato stampa: moratoria sull'aborto e il PD lombardo.
leggi: http://bachecapd.blogspot.com/2008/02/moratoria-sullaborto-e-pd.html

Leggi l'ordine del giorno del Consiglio Regionale
leggi: http://bachecapd.blogspot.com/2008/02/consiglio-regionale-ordine-del-giorno.html

venerdì 22 febbraio 2008

Incontro aperto al pubblico

LUNEDI 25 FEBBRAIO, ore 21.00

presso la sede di Piazza XXV Aprile, 22


Il Coordinamento PD - Circolo di Binasco - si presenta in un incontro aperto al pubblico: si discuterà sui temi della politica nazionale, sulla programmazione locale della campagna elettorale.




giovedì 21 febbraio 2008

La nostra News Letter n.1

Democratici Binasco
La News letter del Circolo di Binasco del Partito Democratico


- Lunedì 18 febbraio si è riunito il coordinamento del circolo di Binasco scaturito dalle primarie di Domenica 27 gennaio 2008.
Questi gli eletti che vanno a comporre il coordinamento: Riccardo Benvegnù, Daniela Fabbri, Cristina Gallione, Lorenza Beoni, Ruggero Rognoni, Andrea Zurla, Alessandra Archinti e Vincenzo Pignataro. Agli eletti si aggiunge Pino Vella, di diritto in quanto Consigliere Comunale.
Il comitato ha quindi nominato il proprio portavoce che sarà Riccardo Benvegnù.
Ovviamente la campagna elettorale appena iniziata ed il prossimo appuntamento elettorale del 13-14 aprile sono stati i temi della prima riunione. Si è pianificato un primo piano d'azione per una campagna che sappiamo sarà molto impegnativa, ma al tempo stesso sicuramente stimolante.
Oltre ai canali tradizionali cercheremo di sfruttare al massimo tutti i sistemi informativi a ns disposizione (questa news letter è un esempio). Sono naturalmente in fase di programmazione incontri con la cittadinanza di cui vi daremo dettagliate informazioni strada facendo.
Sarà fondamentale il contributo di tutti, non a caso uno degli slogan caratterizzanti la campagna è proprio "Ho bisogno di te"

- Ci piacerebbe diffondere la nostra News Letter a più persone possibile. Se avete amici interessati o simpatizzanti, se volete indicarci nuovi contatti da inserire nel nostro data base scrivete a democratici.binasco@gmail.com


- Prossimo appuntamento:
LUNEDI' 25 FEBBRAIO ALLE 21,15 - c/o la sede del Partito Democratico in Piazza XXV Aprile a Binasco
RIUNIONE DEL COORDINAMENTO APERTA AL PUBBLICO - per conoscerci, per ascoltarci, per iniziare insieme il cammino che ci porterà all'appuntamento del 13-14 aprile

Ti aspettiamo

Il coordinamento del nostro circolo

Il nostro coordinamento, eletto con le primarie del 27 gennaio


Riccardo Benvegnù - portavoce -

Daniela Fabbri

Cristina Gallione

Lorenza Beoni

Ruggero Rognoni

Andrea Zurla

Alessandra Archinti

Vincenzo Pignataro


Pino Vella (consigliere comunale aderente)

Nasce il Blog dei Democratici di Binasco

Il 27 gennaio 2008 anche a Binasco, come in tutta Italia, grazie a quel meraviglioso esempio di democrazia e partecipazione che sono state le primarie, nasce il circolo locale del Partito Democratico. Oggi inauguriamo il nostro spazio on line. Sperando si riveli strumento utile per informare, ascoltare, discutere...