venerdì 20 marzo 2009
sabato 7 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Consiglio Comunale del 26 Febbraio 2009 - Unione per Binasco: Servizi Culturali e Musica
Interpellanza sulla Deliberazione della G.C. n°14 del 21.01.2009
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
Sig. Sindaco, Sig.ri Consiglieri, Il 21 Gennaio 2009 la Giunta Comunale adottava ed approvava la delibera avente per oggetto l’approvazione di un progetto per la gestione dei Servizi Culturali in collaborazione con l’associazione culturale Musicale “U. Giordano” Di Binasco.
Ø Preso atto dell’indirizzo della stessa Giunta Comunale, e della dichiarazione di sperimentazione della progettualità per l’anno in corso e che il costo per tale affidamento è di € 29.000,00;
Ø Che si dichiara che l’Associazione sarà tenuta a rendicontare le spese sostenute;
Ø Che all’atto deliberativo vengono allegati due fogli con la dicitura “Progetto per la gestione dei servizi culturali nel Comune di Binasco Anno 2009.
Il Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” Osserva:
1. Nell’atto non è ben chiaro chi e che fa cosa: Si dice nella premessa che “l’Assessorato promuove in via sperimentale un progetto per la gestione dei servizi culturali”, tale da intendersi, presumo, che l’Assessorato sia titolare di obbiettivi programmatici e per la cui attuazione chiama a presentare un progetto gestionale l’associazione “U Giordano”. Chiarito quanto detto, proseguiamo:
2. Nell’atto deliberativo non si richiama alcun riferimento normativo/legislativo nonché regolamentare per l’affidamento di tale gestione;
3. Non vengono riportati i dati e i riferimenti Legali dell’Associazione affidataria del Servizio;
4. Non si citano i dati anagrafici del legale rappresentante e/o Presidente dell’Associazione, né della sede legale;
5. Non si citano i dati riferiti all’albo alla quale l’Associazione sarebbe registrata;
6. Non si fa alcun riferimento a eventuali certificazioni prodotte dall’Associazione;
7. Mentre si definisce il termine della sperimentazione del progetto, non si indica la data di avvio effettivo della stessa sperimentazione
8. Non viene richiamata nessuna modalità sanzionatoria in caso di mancate prestazioni, o di non rispetto degli impegni assunti con la dichiarazione progettuale;
9. Per le modalità di pagamento si rimanda a una generica rendicontazione delle spese sostenute dall’Associazione senza indicare la fattispecie e le caratteristiche della certificazione che dovrà essere prodotta.
Per quanto riguarda il documento progettuale allegato si formulano i seguenti Rilievi:
Ø Il documento non riporta riferimenti legali dello Status legale dell’Associazione;
Ø Vengono omessi i dati del rappresentante Legale e/o Presidente dell’Associazione, nonché l’indicazione della sede Legale;
Ø Il documento programmatico non riporta la Firma del Rappresentante Legale dell’Associazione;
Ø Il documento oltre a una descrizione didascalica e molto sommaria delle attività che l’Associazione è chiamata ad effettuare presenta una evidente carenza nella descrizione di una vera e propria progettualità sia nei percorsi dei contenuti tecnici/qualitativi che degli obbiettivi da raggiungere;
Ø Presenta una genericità e una discrezionalità unilaterale nella descrizione delle risorse organiche da utilizzare, delle competenze, delle professionalità e della qualità degli interventi, oltre a non fissare alcun indicatore, temporale minimo, di presenza delle prestazioni;
Ø Non si obbliga alcuna indicazione in ordine alle eventuali mancate prestazioni e quindi ai mancati accessi ai Servizi da parte dell’utenza;
Ø Non viene indicato il nominativo del direttore dell’Associazione, né viene prodotto il suo curriculum professionale, considerato, la importante e pluridisciplinare competenza e attività che sarà chiamato a svolgere;
Ø Osserviamo inoltre, per le incombenze in capo alle responsabilità tecnico e contabile, che la procedura di anticipazione delle quote economiche concordate, a fronte di prestazioni e/o servizi affidati che devono effettuarsi e realizzarsi non ci risulta essere possibile;
Ø Per ultimo, non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito, Interpelliamo L’Assessore competente alla partita a riferirci i motivi per cui è venuto meno il riferimento dell’organico che seguiva le attività della Biblioteca in collegamento alla “Fondazione per Leggere”.
Pertanto per le osservazioni, rilievi e motivi su esposti CHIEDIAMO la sospensione e il ritiro dell’atto deliberativo della G.C. n°14 del 21/01/2009 e di tutti gli atti e provvedimenti amministrativi conseguenti: Contestualmente, qual’ora l’attività da parte dell’Associazione sia iniziata, la sospensione della stessa, fino al perfezionamento degli atti.
In carenza di quanto richiesto provvederemo ad avviare tutti gli atti conseguenti, compreso l’invio di formale denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura competente.
Chiediamo che il perfezionamento dell’atto ci sia inviato con tutta la documentazione relativa.
Ø Preso atto dell’indirizzo della stessa Giunta Comunale, e della dichiarazione di sperimentazione della progettualità per l’anno in corso e che il costo per tale affidamento è di € 29.000,00;
Ø Che si dichiara che l’Associazione sarà tenuta a rendicontare le spese sostenute;
Ø Che all’atto deliberativo vengono allegati due fogli con la dicitura “Progetto per la gestione dei servizi culturali nel Comune di Binasco Anno 2009.
Il Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” Osserva:
1. Nell’atto non è ben chiaro chi e che fa cosa: Si dice nella premessa che “l’Assessorato promuove in via sperimentale un progetto per la gestione dei servizi culturali”, tale da intendersi, presumo, che l’Assessorato sia titolare di obbiettivi programmatici e per la cui attuazione chiama a presentare un progetto gestionale l’associazione “U Giordano”. Chiarito quanto detto, proseguiamo:
2. Nell’atto deliberativo non si richiama alcun riferimento normativo/legislativo nonché regolamentare per l’affidamento di tale gestione;
3. Non vengono riportati i dati e i riferimenti Legali dell’Associazione affidataria del Servizio;
4. Non si citano i dati anagrafici del legale rappresentante e/o Presidente dell’Associazione, né della sede legale;
5. Non si citano i dati riferiti all’albo alla quale l’Associazione sarebbe registrata;
6. Non si fa alcun riferimento a eventuali certificazioni prodotte dall’Associazione;
7. Mentre si definisce il termine della sperimentazione del progetto, non si indica la data di avvio effettivo della stessa sperimentazione
8. Non viene richiamata nessuna modalità sanzionatoria in caso di mancate prestazioni, o di non rispetto degli impegni assunti con la dichiarazione progettuale;
9. Per le modalità di pagamento si rimanda a una generica rendicontazione delle spese sostenute dall’Associazione senza indicare la fattispecie e le caratteristiche della certificazione che dovrà essere prodotta.
Per quanto riguarda il documento progettuale allegato si formulano i seguenti Rilievi:
Ø Il documento non riporta riferimenti legali dello Status legale dell’Associazione;
Ø Vengono omessi i dati del rappresentante Legale e/o Presidente dell’Associazione, nonché l’indicazione della sede Legale;
Ø Il documento programmatico non riporta la Firma del Rappresentante Legale dell’Associazione;
Ø Il documento oltre a una descrizione didascalica e molto sommaria delle attività che l’Associazione è chiamata ad effettuare presenta una evidente carenza nella descrizione di una vera e propria progettualità sia nei percorsi dei contenuti tecnici/qualitativi che degli obbiettivi da raggiungere;
Ø Presenta una genericità e una discrezionalità unilaterale nella descrizione delle risorse organiche da utilizzare, delle competenze, delle professionalità e della qualità degli interventi, oltre a non fissare alcun indicatore, temporale minimo, di presenza delle prestazioni;
Ø Non si obbliga alcuna indicazione in ordine alle eventuali mancate prestazioni e quindi ai mancati accessi ai Servizi da parte dell’utenza;
Ø Non viene indicato il nominativo del direttore dell’Associazione, né viene prodotto il suo curriculum professionale, considerato, la importante e pluridisciplinare competenza e attività che sarà chiamato a svolgere;
Ø Osserviamo inoltre, per le incombenze in capo alle responsabilità tecnico e contabile, che la procedura di anticipazione delle quote economiche concordate, a fronte di prestazioni e/o servizi affidati che devono effettuarsi e realizzarsi non ci risulta essere possibile;
Ø Per ultimo, non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito, Interpelliamo L’Assessore competente alla partita a riferirci i motivi per cui è venuto meno il riferimento dell’organico che seguiva le attività della Biblioteca in collegamento alla “Fondazione per Leggere”.
Pertanto per le osservazioni, rilievi e motivi su esposti CHIEDIAMO la sospensione e il ritiro dell’atto deliberativo della G.C. n°14 del 21/01/2009 e di tutti gli atti e provvedimenti amministrativi conseguenti: Contestualmente, qual’ora l’attività da parte dell’Associazione sia iniziata, la sospensione della stessa, fino al perfezionamento degli atti.
In carenza di quanto richiesto provvederemo ad avviare tutti gli atti conseguenti, compreso l’invio di formale denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura competente.
Chiediamo che il perfezionamento dell’atto ci sia inviato con tutta la documentazione relativa.
Consiglio Comunale del 26 Febbraio 2009 - Unione per Binasco: Risorsa Idrica Pubblica
Interpellanza sugli interventi per la Valorizzazione della risorsa idrica pubblica.
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
Signor Sindaco, Signori Consiglieri, il 27 Settembre 2008 il Gruppo Consiliare “Unione per Binasco” presentò una Mozione per l’adozione di un atto deliberativo di adesione al Referendum abrogativo delle norme delle Leggi Regionali in tema di privatizzazione delle risorse idriche.
Tale Mozione fatta propria dal C.C. fù trasformata in OdG, formalizzando così l’adesione ufficiale del Comune di Binasco alla Campagna "50 comuni per l'acqua bene comune".
Ebbene, oggi Noi tutti possiamo affermare, con un pizzico di orgoglio che quella battaglia è stata Vinta.
Martedì 27 gennaio 2009, la Regione Lombardia ha accolto le richieste del Comitato referendario a difesa della gestione pubblica del servizio idrico. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato all'unanimità le modifiche alla legge regionale n. 18/2006, contro la quale era stata promossa la campagna referendaria sostenuta da ben 144 Comuni della Lombardia tra i quali il nostro.
Penso che non si possa che esprime la nostra grande soddisfazione per il risultato ottenuto che ha visto impegnati in una battaglia comune i cittadini, le amministrazioni comunali, i movimenti e le associazioni per ribadire non solo un no fermo alla privatizzazione, ma anche per promuovere una cultura dell’acqua come diritto dell’umanità, bene comune da consumare con rispetto e consapevolezza.
Una duplice vittoria: in Lombardia l’acqua è e resta pubblica e non sarà quindi necessario indire nessuna consultazione referendaria.
Sento e penso di interpretare l’auspicio di tutti noi che questa vittoria rappresenta l’inizio di un percorso a difesa dei diritti di cittadinanza e dei beni comuni. Che l’impegno espresso possa continuare dal livello nazionale a quello locale per contrastare la mercificazione delle risorse idriche e sottrarle alla logica degli interessi economici. Che si continui a tenere alta l’attenzione ed il rispetto verso l’acqua e tutte le risorse naturali adottando comportamenti sempre meno consumistici e sempre più orientati a scelte etiche e di responsabilità.
E’ per questo, e in coerenza con questo splendido risultato, che il Gruppo Consigliare “Unione per Binasco” chiede a questa maggioranza di rivedere le proprie posizioni, negative, in merito alla proposta già avanzata per la realizzazione, anche sul nostro territorio, della Casa dell’Acqua.
Il Gruppo Consigliare “Unione per Binasco” lo richiede e auspica che tale rinnovo trovi posto tra le sensibilità di questa maggioranza.
Tale Mozione fatta propria dal C.C. fù trasformata in OdG, formalizzando così l’adesione ufficiale del Comune di Binasco alla Campagna "50 comuni per l'acqua bene comune".
Ebbene, oggi Noi tutti possiamo affermare, con un pizzico di orgoglio che quella battaglia è stata Vinta.
Martedì 27 gennaio 2009, la Regione Lombardia ha accolto le richieste del Comitato referendario a difesa della gestione pubblica del servizio idrico. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato all'unanimità le modifiche alla legge regionale n. 18/2006, contro la quale era stata promossa la campagna referendaria sostenuta da ben 144 Comuni della Lombardia tra i quali il nostro.
Penso che non si possa che esprime la nostra grande soddisfazione per il risultato ottenuto che ha visto impegnati in una battaglia comune i cittadini, le amministrazioni comunali, i movimenti e le associazioni per ribadire non solo un no fermo alla privatizzazione, ma anche per promuovere una cultura dell’acqua come diritto dell’umanità, bene comune da consumare con rispetto e consapevolezza.
Una duplice vittoria: in Lombardia l’acqua è e resta pubblica e non sarà quindi necessario indire nessuna consultazione referendaria.
Sento e penso di interpretare l’auspicio di tutti noi che questa vittoria rappresenta l’inizio di un percorso a difesa dei diritti di cittadinanza e dei beni comuni. Che l’impegno espresso possa continuare dal livello nazionale a quello locale per contrastare la mercificazione delle risorse idriche e sottrarle alla logica degli interessi economici. Che si continui a tenere alta l’attenzione ed il rispetto verso l’acqua e tutte le risorse naturali adottando comportamenti sempre meno consumistici e sempre più orientati a scelte etiche e di responsabilità.
E’ per questo, e in coerenza con questo splendido risultato, che il Gruppo Consigliare “Unione per Binasco” chiede a questa maggioranza di rivedere le proprie posizioni, negative, in merito alla proposta già avanzata per la realizzazione, anche sul nostro territorio, della Casa dell’Acqua.
Il Gruppo Consigliare “Unione per Binasco” lo richiede e auspica che tale rinnovo trovi posto tra le sensibilità di questa maggioranza.
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Consiglio Comunale del 26 Febbraio 2009 - Unione per Binasco: Distretto Sanitario
1. Ordine del giorno per un potenziamento del servizio pubblico del Distretto Sanitario 6, corrispondente al reale bisogno ed esigenze della utenza del territorio.
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
Il Consigliere Relatore e firmatario:
Giuseppe Vella
La Cronistoria: Sig. Sindaco, Sig.ri Consiglieri, il Gruppo Consiliare che rappresento aveva, in data 17 ottobre 2008, inoltrato alla cortese attenzione del Sindaco il testo di un volantino che segnalava e denunciava la “strisciante” iniziativa, dell’ASL 2 e dell’Amministrazione del presidio Ospedaliero di Melegnano, tendente ad azzerare la presenza delle prestazioni di Medicina Specialistica nel distretto 6. Nello stesso volantino, che rendemmo pubblico, suggerivamo, secondo il nostro punto di vista, un percorso di iniziative istituzionali, che doveva essere perseguito, utile a contrastare e respingere le decisioni assunte sulla problematica in questione.
Di tali iniziative abbiamo, ampiamente e in più occasioni, dato atto, al Sindaco, di averle attuate con coerenza ed impegno istituzionale fino al raggiungimento dell’obbiettivo primario, e cioè quello di bloccare l’iter delle decisioni impropriamente assunte dall’ASL 2 e dell’Amministrazione del presidio Ospedaliero di Melegnano.
A testimonianza di ciò che affermiamo richiamiamo le dichiarazioni fatte dal nostro Gruppo, sulla relazione del Sindaco sull’argomento, in conferenza dei Capi Gruppo e in C.C., all’indomani della intesa raggiunta tra Sindaci e Direttori Generali di ASL e Ospedale di Melegnano. Inoltre, richiamiamo,quanto pubblicamente affermato e riconosciuto in un ulteriore Volantino diffuso tra la popolazione.
E’ anche utile ricordare, che oltre ai riconoscimenti non facemmo mancare un nostro ruolo attivo, nella vicenda, a sostegno delle iniziative che autonomamente il livello istituzionale aveva intrapreso. La nostra collaborazione, dichiarata, si concretizzo con azioni e sollecitazioni sia nei confronti dei nostri rappresentanti in Commissione Sanità Regionale, sia attraverso i mezzi della stampa locale, ma anche attraverso la raccolta di Firme, tra la popolazione residente nel distretto sanitario, contro lo smantellamento graduale del Servizio Pubblico. Di questa nostra collaborazione ci è stato dato atto, pubblicamente, dal Capo Gruppo Consigliare di maggioranza Rag. De Rosi e dall’Assessore ai Servizi Sociali e Sanità dott.ssa Nicoletta Guerriero.
In Consiglio Comunale i Gruppi Consiliari presero atto, con reciproca soddisfazione del risultato positivo raggiunto, ma soprattutto, lo ricordo a noi tutti, della comune volontà di mettere in campo azioni istituzionali, politiche e di promozione sociale/culturale che andassero oltre la pura difesa degli assetti dei Servizi esistenti nel Distretto Sanitario proiettate verso la costruzione di una offerta dei Servizi Socio/Sanitari pubblici più rispondente a una domanda reale che i Cittadini del Territorio esprimono.
Osservazione di metodo: Questa la storia di quanto è stato e di quanto di auspicabile resti sulle intenzioni che ci accomunano.
Però non posso non rilevare, con rammarico, che alcune dichiarazioni rilasciate, da Lei Sig. Sindaco, su fogli comunicativi e su giornali della stampa locale, hanno lasciato in Noi molta amarezza e sconcerto per il modo disinvolto con cui si è teso a insinuare nell’opinione pubblica l’interrogativo di un’azione, svolta dai promotori della denuncia di quello che stava per concretizzarsi, quale strumentale, faziosa e tendente a carpire la buona fede dei Cittadini.
Tali dichiarazioni hanno, non solo, stravolto e falsificato l’essenza delle nostre azioni e intenzioni, disconoscendo, di fatto, il contributo da noi dato e quanto ampiamente riconosciuto in precedenza, ma riteniamo, abbia offeso tutti quei cittadini che facendosi interpreti di una sacrosanta e giusta protesta, hanno sottoscritto l’appello di dissenso sul provvedimento in corso.
Egregio Sig. Sindaco, se il suo scopo, su tale delicata vicenda, era quello di pubblicizzare tutti i meriti della soluzione del problema, come riconducibili alla sua autorevole e unica azione, tali meriti glieli lasciamo, anche se non fanno onore alla sua persona e al suo ruolo di garante e di rispetto dei diversi ruoli istituzionali.
Entrando nel merito:
· Per la ragione che a Tutti Noi dovrebbe interessare la sostanza del problema, posto alla Nostra attenzione, che non ha esaurito il suo rischio di riproposizione per il futuro;
· per essere coerenti e mantenere fede agli impegni assunti nei confronti dei Cittadini;
· per affermare l’inalienabile diritto di cittadinanza nell’utilizzo e accesso ai servizi pubblici.
Proponiamo il seguente Ordine del Giorno che sottoponiamo al vaglio e ai contributi del Consiglio Comunale per la sua approvazione.
Ordine del giorno del Consiglio Comunale di Binasco, contrario a riassetti organizzativi dei servizi pubblici sanitari territoriali che prevedano ridimensionamenti o cancellazioni delle prestazioni.
Promozione di azioni istituzionali e politiche che favoriscano il potenziamento del servizio pubblico del Distretto Sanitario 6, corrispondente al reale bisogno ed esigenze che esprimono i Cittadini del territorio.
Il Consiglio Comunale di Binasco riunitosi nella seduta del……………………
Preso atto del verbale del 19 Novemvre 2008 nella quale veniva ratificata una intesa tra i Sindaci del Distetto Sanitario n°6 e i direttori Generali di ASL 2 e Presidio Ospedaliero di Melegnano nella quale si sanciva l’invariabilità delle prestazioni di Medicina Specialistica;
Che le stesse parti convenivano di attivarsi per azioni concordate e condivise per il miglioramento del servizio;
Constatato che le politiche della Regione Lombardia sono sempre più improntate verso la privatizzazione della sanità che peraltro non considera elementi socio economici importantissimi quali l’invecchiamento delle popolazioni, la sempre più crescente presenza multietnica con le proprie caratteristiche di povertà e di integrazione sociale, le difficoltà di deambulazione di disabili e anziani;
Affermato che per quanto attiene la gestione dei Servizi pubblici sono da respingere logiche e culture che caratterizzano invece la gestione imprenditoriale e privatistica;
Rilevato, altresì, che le condizioni e l’estensione dell’attuale rete del servizio di trasporto pubblico non permettono, senza disagi e difficoltà enormi, di raggiungere i presidi sanitari dislocati sul territorio provinciale e regionale;
Che si rendono necessarie politiche che promuovano sul territorio una rete di servizi pubblici efficaci ed efficienti, vicini ai referenti primari della salute pubblica: i medici di famiglia o di base, ponendo al centro dell’attenzione sanitaria l’importanza dei rapporti e la continuità sulla conoscenza dello stato di salute del paziente, oltre a una seria programmazione delle risorse pubbliche disponibili, indirizzate prioritariamente al soddisfacimento dei bisogni e delle esigenze dei Cittadini;
In piena coerenza con le iniziative istituzionali intraprese che sono riuscite a bloccare i tentavi di riassetto organizzativo e di ridimensionamento delle prestazioni di Medicina Specialistica nel Distretto 6;
Consapevole che l’impegno politico/istituzionale non può esaurirsi su generiche rassicurazioni e adagiarsi sul risultato sino ad oggi raggiunto;
Impegna
a. I singoli Consiglieri Comunali e le forze politiche da essi rappresentate a sostenere con i propri e rispettivi ruoli e in tutte le sedi istituzionali e politiche quanto in premessa, del presente OdG, richiamato e descritto;
b. L’Assessore ai Servizi Sociali e Sanità, a farsi parte attiva nell’istituzione di una apposita commissione consigliare a cui sia affidato il compito di coadiuvare la struttura operativa dell’Assessorato, nel necessario percorso di autonomo monitoraggio sullo stato dei Servizi Sanitari con una attenta analisi tra domanda e offerta, compreso la domanda inespressa, inevasa o che viene dirottata per forza di cause maggiori al di fuori della nostra giurisdizione territoriale di competenza;
c. A promuovere, anche di concerto con altri amministrazioni e Enti Pubblici, ogni iniziativa di pubblicizzazione, partecipativa e conoscitiva sulla rete dei Sevizi pubblici e sulle modalità, percorsi e condizioni di accesso;
d. Il Sindaco, a stabilire relazioni e accordi istituzionali con Enti e strutture pubbliche e private per l’accesso ai dati numerici della domanda e contemporaneamente alle specificità dell’offerta erogata;
e. A invitare i Sindaci del Distretto 6 ad adoperarsi per la promozione e uniformità, nelle proprie strutture di competenza, delle azioni e percorsi proposti ai punti b. c. e.;
f. Di riferire alla Conferenza dei Capi Gruppo Consiliari e al C.C. su possibili evoluzioni riguardante l’argomento trattato;
g. A farsi promotore, congiuntamente ai Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto Sanitario 6, sulla base delle volontà espresse e sottoscritte nel documento stilato il 19 Novembre 2008, della esigenza di potenziamento dell’organico nel Servizio di Medicina Specialistica riguardanti le specialità di Geriatria, Cardiologia e del servizio di Consultorio Famigliare Pubblico nel complesso delle sue funzioni previste dalla Legge.
h. Ad assicurare, per la parte che ci compete, sulle iniziative e azioni positive che verranno promosse, per raggiungere gli obbiettivi esposti, le necessarie risorse;
i. Di inviare il presente OdG al Presidente, Assessore alla Sanità e Capi Gruppo Consiliari della Regione Lombardia, alla Direzione Generale dell’ASL 2 e del Presidio Ospedaliero di Melegnano e ai Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto Sanitario 6
Si allegano i moduli con le firme raccolte, sul territorio del Distretto 6, da recapitare con L’OdG ai soggetti e Organismi degli Enti su richiamati.
Di tali iniziative abbiamo, ampiamente e in più occasioni, dato atto, al Sindaco, di averle attuate con coerenza ed impegno istituzionale fino al raggiungimento dell’obbiettivo primario, e cioè quello di bloccare l’iter delle decisioni impropriamente assunte dall’ASL 2 e dell’Amministrazione del presidio Ospedaliero di Melegnano.
A testimonianza di ciò che affermiamo richiamiamo le dichiarazioni fatte dal nostro Gruppo, sulla relazione del Sindaco sull’argomento, in conferenza dei Capi Gruppo e in C.C., all’indomani della intesa raggiunta tra Sindaci e Direttori Generali di ASL e Ospedale di Melegnano. Inoltre, richiamiamo,quanto pubblicamente affermato e riconosciuto in un ulteriore Volantino diffuso tra la popolazione.
E’ anche utile ricordare, che oltre ai riconoscimenti non facemmo mancare un nostro ruolo attivo, nella vicenda, a sostegno delle iniziative che autonomamente il livello istituzionale aveva intrapreso. La nostra collaborazione, dichiarata, si concretizzo con azioni e sollecitazioni sia nei confronti dei nostri rappresentanti in Commissione Sanità Regionale, sia attraverso i mezzi della stampa locale, ma anche attraverso la raccolta di Firme, tra la popolazione residente nel distretto sanitario, contro lo smantellamento graduale del Servizio Pubblico. Di questa nostra collaborazione ci è stato dato atto, pubblicamente, dal Capo Gruppo Consigliare di maggioranza Rag. De Rosi e dall’Assessore ai Servizi Sociali e Sanità dott.ssa Nicoletta Guerriero.
In Consiglio Comunale i Gruppi Consiliari presero atto, con reciproca soddisfazione del risultato positivo raggiunto, ma soprattutto, lo ricordo a noi tutti, della comune volontà di mettere in campo azioni istituzionali, politiche e di promozione sociale/culturale che andassero oltre la pura difesa degli assetti dei Servizi esistenti nel Distretto Sanitario proiettate verso la costruzione di una offerta dei Servizi Socio/Sanitari pubblici più rispondente a una domanda reale che i Cittadini del Territorio esprimono.
Osservazione di metodo: Questa la storia di quanto è stato e di quanto di auspicabile resti sulle intenzioni che ci accomunano.
Però non posso non rilevare, con rammarico, che alcune dichiarazioni rilasciate, da Lei Sig. Sindaco, su fogli comunicativi e su giornali della stampa locale, hanno lasciato in Noi molta amarezza e sconcerto per il modo disinvolto con cui si è teso a insinuare nell’opinione pubblica l’interrogativo di un’azione, svolta dai promotori della denuncia di quello che stava per concretizzarsi, quale strumentale, faziosa e tendente a carpire la buona fede dei Cittadini.
Tali dichiarazioni hanno, non solo, stravolto e falsificato l’essenza delle nostre azioni e intenzioni, disconoscendo, di fatto, il contributo da noi dato e quanto ampiamente riconosciuto in precedenza, ma riteniamo, abbia offeso tutti quei cittadini che facendosi interpreti di una sacrosanta e giusta protesta, hanno sottoscritto l’appello di dissenso sul provvedimento in corso.
Egregio Sig. Sindaco, se il suo scopo, su tale delicata vicenda, era quello di pubblicizzare tutti i meriti della soluzione del problema, come riconducibili alla sua autorevole e unica azione, tali meriti glieli lasciamo, anche se non fanno onore alla sua persona e al suo ruolo di garante e di rispetto dei diversi ruoli istituzionali.
Entrando nel merito:
· Per la ragione che a Tutti Noi dovrebbe interessare la sostanza del problema, posto alla Nostra attenzione, che non ha esaurito il suo rischio di riproposizione per il futuro;
· per essere coerenti e mantenere fede agli impegni assunti nei confronti dei Cittadini;
· per affermare l’inalienabile diritto di cittadinanza nell’utilizzo e accesso ai servizi pubblici.
Proponiamo il seguente Ordine del Giorno che sottoponiamo al vaglio e ai contributi del Consiglio Comunale per la sua approvazione.
Ordine del giorno del Consiglio Comunale di Binasco, contrario a riassetti organizzativi dei servizi pubblici sanitari territoriali che prevedano ridimensionamenti o cancellazioni delle prestazioni.
Promozione di azioni istituzionali e politiche che favoriscano il potenziamento del servizio pubblico del Distretto Sanitario 6, corrispondente al reale bisogno ed esigenze che esprimono i Cittadini del territorio.
Il Consiglio Comunale di Binasco riunitosi nella seduta del……………………
Preso atto del verbale del 19 Novemvre 2008 nella quale veniva ratificata una intesa tra i Sindaci del Distetto Sanitario n°6 e i direttori Generali di ASL 2 e Presidio Ospedaliero di Melegnano nella quale si sanciva l’invariabilità delle prestazioni di Medicina Specialistica;
Che le stesse parti convenivano di attivarsi per azioni concordate e condivise per il miglioramento del servizio;
Constatato che le politiche della Regione Lombardia sono sempre più improntate verso la privatizzazione della sanità che peraltro non considera elementi socio economici importantissimi quali l’invecchiamento delle popolazioni, la sempre più crescente presenza multietnica con le proprie caratteristiche di povertà e di integrazione sociale, le difficoltà di deambulazione di disabili e anziani;
Affermato che per quanto attiene la gestione dei Servizi pubblici sono da respingere logiche e culture che caratterizzano invece la gestione imprenditoriale e privatistica;
Rilevato, altresì, che le condizioni e l’estensione dell’attuale rete del servizio di trasporto pubblico non permettono, senza disagi e difficoltà enormi, di raggiungere i presidi sanitari dislocati sul territorio provinciale e regionale;
Che si rendono necessarie politiche che promuovano sul territorio una rete di servizi pubblici efficaci ed efficienti, vicini ai referenti primari della salute pubblica: i medici di famiglia o di base, ponendo al centro dell’attenzione sanitaria l’importanza dei rapporti e la continuità sulla conoscenza dello stato di salute del paziente, oltre a una seria programmazione delle risorse pubbliche disponibili, indirizzate prioritariamente al soddisfacimento dei bisogni e delle esigenze dei Cittadini;
In piena coerenza con le iniziative istituzionali intraprese che sono riuscite a bloccare i tentavi di riassetto organizzativo e di ridimensionamento delle prestazioni di Medicina Specialistica nel Distretto 6;
Consapevole che l’impegno politico/istituzionale non può esaurirsi su generiche rassicurazioni e adagiarsi sul risultato sino ad oggi raggiunto;
Impegna
a. I singoli Consiglieri Comunali e le forze politiche da essi rappresentate a sostenere con i propri e rispettivi ruoli e in tutte le sedi istituzionali e politiche quanto in premessa, del presente OdG, richiamato e descritto;
b. L’Assessore ai Servizi Sociali e Sanità, a farsi parte attiva nell’istituzione di una apposita commissione consigliare a cui sia affidato il compito di coadiuvare la struttura operativa dell’Assessorato, nel necessario percorso di autonomo monitoraggio sullo stato dei Servizi Sanitari con una attenta analisi tra domanda e offerta, compreso la domanda inespressa, inevasa o che viene dirottata per forza di cause maggiori al di fuori della nostra giurisdizione territoriale di competenza;
c. A promuovere, anche di concerto con altri amministrazioni e Enti Pubblici, ogni iniziativa di pubblicizzazione, partecipativa e conoscitiva sulla rete dei Sevizi pubblici e sulle modalità, percorsi e condizioni di accesso;
d. Il Sindaco, a stabilire relazioni e accordi istituzionali con Enti e strutture pubbliche e private per l’accesso ai dati numerici della domanda e contemporaneamente alle specificità dell’offerta erogata;
e. A invitare i Sindaci del Distretto 6 ad adoperarsi per la promozione e uniformità, nelle proprie strutture di competenza, delle azioni e percorsi proposti ai punti b. c. e.;
f. Di riferire alla Conferenza dei Capi Gruppo Consiliari e al C.C. su possibili evoluzioni riguardante l’argomento trattato;
g. A farsi promotore, congiuntamente ai Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto Sanitario 6, sulla base delle volontà espresse e sottoscritte nel documento stilato il 19 Novembre 2008, della esigenza di potenziamento dell’organico nel Servizio di Medicina Specialistica riguardanti le specialità di Geriatria, Cardiologia e del servizio di Consultorio Famigliare Pubblico nel complesso delle sue funzioni previste dalla Legge.
h. Ad assicurare, per la parte che ci compete, sulle iniziative e azioni positive che verranno promosse, per raggiungere gli obbiettivi esposti, le necessarie risorse;
i. Di inviare il presente OdG al Presidente, Assessore alla Sanità e Capi Gruppo Consiliari della Regione Lombardia, alla Direzione Generale dell’ASL 2 e del Presidio Ospedaliero di Melegnano e ai Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto Sanitario 6
Si allegano i moduli con le firme raccolte, sul territorio del Distretto 6, da recapitare con L’OdG ai soggetti e Organismi degli Enti su richiamati.
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